I dati della Cosmetica in Italia e la performace lombarda

6 Maggio 2022
I dati sul settore cosmetico in Italia e la performace lombarda

Il Centro Studi di Cosmetica Italia presenta le ultime rilevazioni sull’andamento del settore con un focus sui dati preconsuntivi 2021 e un’analisi delle previsioni 2022, oltre al primo numero dell’Osservatorio Cosmetica in Lombardia realizzato con il Centro Studi Assolombarda.

 

L’impegno e la competitività delle imprese cosmetiche ha portato il settore a reagire alle conseguenze della crisi sanitaria, consentendo di realizzare nel 2021 quasi 12 miliardi di euro di fatturato a livello nazionale, di cui 8 miliardi nella sola regione Lombardia.

 

Nel 2021 il fatturato globale del settore cosmetico italiano ha superato gli 11,8 miliardi di euro, in crescita del 9,9% rispetto al 2020. Una ripresa sostenuta arriva sul fronte delle esportazioni che hanno raggiunto un valore superiore ai 4,8 miliardi di euro (+13,8%). Positivo il loro impatto sulla bilancia commerciale che ha toccato i livelli pre-Covid con un valore di 2.750 milioni di euroBene anche i segnali dal mercato italiano che ha superato i 10,6 miliardi di euro con un incremento dell’8,8% rispetto al 2020.

 

I canali di consumo

In particolare, a fine 2021 appaiono consolidate alcune nuove routine di acquisto e di consumo. È il caso, ad esempio, dell’e-commerce che continua a crescere a doppia cifra, +23,2%, e ha oltrepassato gli 870 milioni di euroTra le dinamiche che interessano i canali si segnala inoltre il ritorno della profumeria come secondo canale di vendita di cosmetici: dopo la contrazione registrata nel 2020, il suo valore è tornato ad avvicinarsi ai 1.880 milioni di euro con un incremento del 21,3%.

La grande distribuzione resta il primo canale per consumi di cosmetici in Italia (oltre 4.540 milioni di euro, in crescita del 2,7% nel 2021), mentre le farmacie, che durante la pandemia hanno rappresentato un riferimento per beni di primaria necessità, si collocano in terza posizione (quasi 1.870 milioni di euro, +3,1% rispetto al 2020).
I canali professionali, più pesantemente colpiti negli ultimi anni dalle restrizioni legate al Covid, presentano dei rimbalzi positivi: i consumi di cosmetici negli istituti di bellezza hanno superato i 210 milioni di euro nel 2021 (+25,2%), mentre i saloni di acconciatura hanno raggiunto un valore di 550 milioni di euro (+21,3%).
Positivo anche l’andamento dell’erboristeria (oltre 375 milioni di euro, +13,8% rispetto al 2020); solo le vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza) mostrano dinamiche più contenute rispetto agli altri canali, segnale di uno spostamento verso forme distributive più innovative che porta il loro valore a fine 2021 vicino ai 340 milioni di euro (circa +2,0%).

 

Le categorie merceologiche

L’analisi dell’andamento dei consumi delle differenti categorie di prodotto indica un trend positivo generalizzato nel 2021. Si normalizza inoltre la curva di quelle categorie che durante l’emergenza sanitaria avevano subito delle forti accelerazioni, come nel caso di prodotti igienizzanti e per la cura dei capelli. In termini di crescita risultano particolarmente marcate le dinamiche di acque da toeletta e profumi femminili (+22,2%), ombretti (+19,5%), delineatori e matite occhi (+17%).

Con una quota del 17% sul totale dei consumi cosmetici degli italiani e un valore di oltre 1,5 miliardi di euro, nel 2021 i prodotti per il viso si sono attestati quale principale famiglia di consumo. Seguono i prodotti per corpo (15,7%) con un valore superiore agli 1,3 miliardi di euro.

 

“I valori preconsuntivi sul 2021 sono leggermente al rialzo rispetto alle precedenti stime e dimostrano la natura anelastica del comparto, in grado di affrontare le difficoltà degli ultimi due anni. – segnala Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia – Sulle previsioni per il 2022 incidono diversi elementi di incertezza, dai rincari energetici alle tensioni legate al conflitto tra Russia e Ucraina. Tuttavia, queste zone d’ombra non sembrano ledere le prospettive di recupero e di crescita: seppur con dei ritmi più rallentati, ad oggi si stima che il fatturato dell’industria cosmetica crescerà del 2,7% nel 2022 con un ritorno a valori pre-crisi”.

 

La cosmetica in Lombardia

La produzione del settore cosmetico italiano è concentrata quasi interamente al Nord, dove, in sette regioni risiedono l’80% delle imprese del settore. La Lombardia è la regione in assoluto con la più alta densità di imprese cosmetiche: qui infatti si concentra più della metà delle imprese cosmetiche presenti sul territorio nazionale (55,1%), seguita a distanza da Emilia-Romagna (10,9%), Veneto (6,8%), Toscana (5,5%) e Piemonte (5,1%). 

Il fatturato nazionale del settore cosmetico è pertanto trainato in particolare dall’industria della regione Lombardia, che realizza da sola 8 miliardi dei quasi 12 totali. Per valorizzare il ruolo delle imprese cosmetiche della Lombardia nel panorama nazionale Assolombarda e Cosmetica Italia lanciano l’Osservatorio Cosmetica, il cui primo numero evidenza il valore economico della filiera e la competitività sui mercati internazionali.

 

Il fatturato

Secondo le ultime stime evidenziate nel report, il fatturato del settore cosmetico lombardo sfiorerà appunto gli 8,2 miliardi di euro nel 2022, con una previsione di crescita del +3,1% e quindi con un pieno recupero dei livelli pre pandemici. A inizio anno, tuttavia, le attese per il 2022 erano di una crescita del fatturato del settore del +6,9% a livello lombardo. Le stime sono state riviste considerevolmente a seguito dei crescenti problemi di approvvigionamento delle materie prime, dell’ulteriore impennata dei costi dell’energia e del conflitto in Ucraina.

Il comparto cosmetico in Lombardia registra, a fine 2020, una caduta del -10,6% del fatturato, passando da oltre 8 miliardi di euro nel 2019 a 7,2 miliardi di euro nel 2020. I primi dati disponibili per il 2021 riflettono una buona reattività delle imprese della cosmetica lombarda. Il fatturato globale del settore cosmetico lombardo supera i 7,9 miliardi, con una crescita del 10,5% rispetto al 2020.

 

I mercati 

Se nell’annus horribilis la battuta di arresto del fatturato della cosmetica lombarda era stata determinata dalle esportazioni (-13,3%), nel 2021 è proprio la performance sui mercati esteri a favorire la crescita del settore (+14,1% l’export annuo nel 2021, crescita quasi doppia rispetto al +7,6% del fatturato). Tuttavia, secondo le ultime previsioni, occorre aspettare la fine del 2022 per un recupero completo dei livelli pre pandemici.

La crescita attesa nel complesso del 2022 è del +3,1% in termini di fatturato totale, ossia pari a 8,2 miliardi di euro. Il recupero si stima essere diffuso sia ai mercati internazionali sia a quello nazionale, ma più robusto sulla domanda estera (+3,4%) rispetto a quella interna (+2,9%). Il ritorno sui livelli pre crisi si avrà nel 2022: a livello totale avremo un +1,9%, suddiviso tra fatturato interno (+1,5%) e fatturato estero (+2,3%).

Il fatturato totale delle imprese cosmetiche lombarde proviene per ben il 44% dalle vendite estere, a dimostrazione della forte apertura internazionale del territorio (rispetto al 39% a livello nazionale). Nel 2021 le imprese cosmetiche della Lombardia hanno venduto sui mercati esteri prodotti per un valore pari a 3,7 miliardi di euro. La valenza dalla Lombardia rispetto alle vendite del settore cosmetico all’estero è messa ben in evidenza dall’incidenza sul totale nazionale: circa i tre quarti del fatturato estero settoriale provengono da un’impresa cosmetica lombarda.

Il mercato interno vale il restante 56% del totale e può a sua volta essere diviso in due canali: quello dei “tradizionali e digitali” (come grande distribuzione, profumeria, farmacia, erboristeria, vendite dirette e E-commerce) e quello dei professionali (come acconciatura ed estetica). Il fatturato che proviene dal mercato interno è generato principalmente dai canali ‘tradizionali e digitali’, che rappresentano da soli il 50% del fatturato totale del settore cosmetico lombardo.

 

 

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