Infrastrutture idriche: completato solo l’11% dei progetti “FESR” 2014–2020

8 Settembre 2025
idriche

Solo un progetto su 10 tra gli oltre 2 mila finanziati dai fondi europei di sviluppo regionale legati all’acqua è stato completato: del ciclo 2021-’27 solo 5 su 542 (1%). I dati del Centro Studi Enti Locali ad Accadueo, la fiera internazionale dedicata al servizio idrico dal 7 al 9 ottobre a BolognaFiere.

 

Soltanto l’11% dei 2.023 progetti finanziati dal “Fondo europeo di sviluppo regionale” nell’ambito del ciclo di programmazione 2014-2020, che avevano per oggetto risorse idriche e acque reflue, è stato effettivamente completato. Sono alcuni dei dati che verranno presentati e discussi nella prossima edizione di Accadueo, da oltre trent’anni l’unica fiera in Italia dedicata esclusivamente al settore idrico civile e industriale che si svolgerà dal 7 al 9 ottobre a BolognaFiere organizzata da BolognaFiere Water&Energy, elaborati dal Centro Studi Enti Locali su dati Opencoesione (Presidenza del Consiglio – Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud) e aggiornati al 30 aprile 2025*.

Secondo l’analisi del Centro Studi Enti Locali, oltre 8 progetti su 10 (83%) risultano essere ancora in corso e 58 (pari al 3% del totale) non risultano essere stati avviati. Nel corso del precedente ciclo di programmazione 2007-2013, i progetti di questo ambito che sono stati portati a termine erano stati esattamente la metà di quelli inizialmente previsti (1.145 su 2.273). In quello ancora antecedente (ciclo 2000-2006), la percentuale di completamento degli interventi era stata nettamente superiore: 1.402 su 1.726, pari all’81% del totale.

L’ammodernamento delle reti idriche italiane e lo sviluppo di modelli di gestione – afferma Paolo Angelini, Amministratore Delegato di BolognaFiere Water&Energy – sono oggi obiettivi prioritari e la fiera Accadueo sarà un’occasione importante per creare un confronto concreto tra istituzioni e imprese. È solo attraverso il dialogo e una visione condivisa che possiamo superare la cronica incapacità di sfruttare appieno i fondi di coesione e orientare gli investimenti verso interventi strutturali, sostenibili e tempestivi”.

“Dobbiamo agire con urgenza su distribuzione, trattamento e uso efficiente delle risorse idriche – ha aggiunto Nicola Tonveronachi, Amministratore Delegato di Centro Studi Enti Locali – soprattutto in un contesto segnato dai cambiamenti climatici e da nuove esigenze produttive e civili che convivono con storiche e croniche carenze delle reti idriche italiane”.

La tipologia di progetti più ricorrenti sono gli interventi di ammodernamento, estensione o manutenzione delle reti di distribuzione dell’acqua in ambito urbano, quelli relativi alle opere di collettamento e smaltimento acque reflue domestiche e industriali, la realizzazione o il potenziamento di impianti per il trattamento delle acque reflue, le infrastrutture per il prelievo e il trasporto dell’acqua per usi civili e industriali e i  progetti a supporto dell’agricoltura e dell’efficienza nell’uso irriguo dell’acqua.

Dai dati del nuovo ciclo di programmazione, 2021-2027, risulta come complessivamente sia calato il numero dei progetti finanziati dal Fesr relativi al settore idrico integrato (542 contro i 2.023 del ciclo precedente). Un dato quest’ultimo che è però sicuramente influenzato dal fatto che il PNRR è intervenuto nel medesimo ambito stanziando risorse importanti per le infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento (2 mld €) e per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti (1,92 mld €). Ad oggi i progetti del ciclo di programmazione attuale che sono stati conclusi sono soltanto 5 (pari all’1% del totale), 366 sono in corso (68%) mentre quasi uno su 3 (168 su 542) non è ancora stato avviato.

*ricerca “Il futuro dell’acqua: quali modelli gestionali si sono rivelati più efficienti nell’ambito della gestione delle risorse idriche commissionata da BFWE

 

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