L’industria italiana guarda al futuro e investe in nuove tecnologie

21 Ottobre 2020
reichelt elektronik

E’ quanto emerge dall’analisi condotta dall’Istituto di Ricerca OnePoll per reichelt elektronik

La pandemia generata dal Covid-19 e le conseguenze a livello economico hanno posto le aziende italiane dinnanzi a grandi sfide. Sia le grandi che le piccole e medie imprese guardano al futuro con molta attenzione, come confermano i dati di una nuova indagine di reichelt elektronik che mostrano investimenti crescenti sul fronte della digitalizzazione.

L’analisi, effettuata in collaborazione con l’istituto di ricerca OnePoll, riguarda un campione di 1.500 intervistati a livello Europeo, di cui 253 rispondenti per l’Italia. 

 

Investire: i piani del settore industriale per il 2021
Secondo quanto emerso dall’analisi, oltre l’11% delle aziende che operano nel settore industriale italiano hanno in programma di investire mediamente più del 10% del fatturato annuo nel 2021. Circa il 21,8% degli intervistati afferma di voler pianificare un maggior numero di investimenti rispetto all’anno precedente (fino al +10%), nonostante le previsioni economiche. Il 9,5% investirà la stessa cifra, mentre soltanto circa il 3% prevede di ridurre gli investimenti. Dati che mostrano un andamento più positivo rispetto alle aspettative. 

Gli investimenti si concentreranno principalmente sull’acquisto di nuove tecnologie (55%), progetti nell’area dei sistemi informativi (39%), ricerca e lo sviluppo (37%) e attrezzature tecniche quali macchine e utensili per la produzione (24%). Anche durante la fase più acuta della crisi, i responsabili delle decisioni intervistati non hanno mai smesso di guardare avanti, per essere in grado di affrontare il futuro. La ragione principale che spinge le aziende a mantenere alti i propri investimenti, riguarda anzitutto la volontà di rimanere competitivi sul mercato (68%), oltre alla necessità di garantire un elevato livello di operatività di tutti i processi (34%). Circa il 14% degli intervistati ha inoltre dichiarato che il Covid-19 non ha avuto effetti critici sul proprio business, favorendo così investimenti più elevati. 

Al contrario, ci sono aziende che nel 2021 saranno costrette a ridurre i propri investimenti del 5-10 per cento, principalmente a causa della pandemia e degli effetti da essa generati (16%), nonché da una prevista diminuzione del rendimento economico nel prossimo anno (5%).

 

Focus sulla digitalizzazione
La digitalizzazione di tutti i settori aziendali è un elemento molto importante per la maggior parte delle imprese: oltre il 52% dei partecipanti al sondaggio sta pianificando aggiornamenti in questo ambito, mentre il 35% vorrebbe ampliare e migliorare le soluzioni ad oggi esistenti.

Anche l’investimento nell’area dell’automazione riveste un ruolo importante: il 31% sta pianificando l’acquisizione di nuove soluzioni, mentre il 48% intende aggiornare quelle esistenti. Lo stesso vale per l’espansione dell’IIoT: circa il 26 percento sta pianificando nuovi investimenti. Il 32% afferma invece che sta pianificando nuovi progetti per l’espansione del 5G.

 

Investire nel futuro per fronteggiare la crisi 

L’incertezza sugli sviluppi dell’attuale situazione, il timore di un secondo lockdown e i tempi necessari a sconfiggere la pandemia, oltre all’andamento economico che ne deriva, sono fattori che devono far riflettere e gettano alcune ombre sulla forza economica delle imprese” – commenta Ulf Timmermann, Managing Director di reichelt elektronik. “È rassicurante constatare che le aziende non sono paralizzate da questa situazione. In questo momento così importante e delicato, è necessario rimanere ottimisti, mostrare spirito combattivo e investire con fiducia nell’innovazione. Questo è l’unico modo in cui le aziende possono tenere il passo con ritmi sempre più frenetici e con un’economia globale in continuo cambiamento. È estremamente importante essere smart, flessibili e sapersi adattare rapidamente a un contesto in costante evoluzione, soprattutto facendo leva su investimenti in nuove tecnologie intelligenti”.

 

 

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