Lo status della produzione mondiale di materie plastiche

11 Novembre 2016

PlasticsEurope, l’associazione europea dei produttori di materie plastiche, ha diffuso in occasione del K 2016 i dati relativi al mercato 2015, raccolti all’interno del report “Plastics. The facts 2016”

 

Nel mondo la produzione globale di materie plastiche è aumentata dalle 311 milioni di tonnellate registrate nel 2014 a 322 milioni di tonnellate dello scorso anno, con un incremento pari al 4%. La Cina si conferma la prima produttrice al mondo, con una quota di mercato di circa il 27%; la seguono in classifica i Paesi NAFTA (Stati Uniti, Canada e Messico) e l’Europa, entrambi con una quota del 18%.

Nel Vecchio Continente, prosegue la tendenza positiva dell’industria della plastica, che ha mantenuto un bilancio positivo di 16,5 miliardi di euro. Per i produttori di plastica, i principali Paesi destinatari delle esportazioni (in termini di valori), fuori dai confini europei, sono la Turchia (13%), la Cina (12%) e gli USA (poco meno del 12%). Per quanto concerne invece le importazioni, i più importanti partner extra UE sono gli Stati Uniti (25%), l’Arabia Saudita (13%) e la Corea del Sud (più del 12%).

Patrick Thomas, Presidente di PlasticsEurope e Amministratore Delegato di Covestro ha così commentato questi risultati: “L’industria164-plasticseurope europea delle materie plastiche sta affrontando sfide regionali e globali, ma ha sempre saputo adattarsi alle mutevoli circostanze. Nel 2015, attraverso tasse e contributi sociali, l’industria delle materie plastiche ha contribuito con quasi 27,5 miliardi di euro alla finanza pubblica, dimostrando di essere un pilastro dell’economia europea. Il 2016 può essere considerato come un anno di crescita positiva per l’industria europea della plastica. Ciò nondimeno, per crescere ulteriormente in futuro, l’Europa deve mettere in campo appropriate misure per assicurarne la competitività”.

In tema di gestione e trattamento degli scarti delle materie plastiche emerge che circa 26 milioni di tonnellate di plastica post-consumo sono finite nel circuito del trattamento degli scarti (+1%) e quasi il 70% è stato recuperato attraverso processi di riciclo e recupero energetico. “Siamo convinti che la proposta della Commissione Europea di stimolare il passaggio europeo verso l’economia circolare offra l’opportunità per accelerare la conversione verso un’Europa competitiva ed efficiente in quanto a risorse. Per fare in modo che questo accada, una gestione appropriata degli scarti e misure adatte a livello europeo e globale sono necessarie per rispondere al problema degli scarti plastici nell’ambiente”, ha dichiarato infine Patrick Thomas.

164-plasticseurope

 

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