
L’accordo integra asset gas in Indonesia e Malesia, applica il modello satellitare e rafforza la presenza congiunta nell’area.
Eni e Petronas hanno firmato il 3 novembre 2025, in occasione di ADIPEC ad Abu Dhabi, un Investment Agreement vincolante per la creazione di una nuova società paritetica che gestirà asset upstream selezionati in Indonesia e Malaysia.
La joint venture, partecipata al 50% da ciascuna compagnia, nasce con l’obiettivo di unire i rispettivi portafogli di attività nell’area, creando una piattaforma integrata e finanziariamente autonoma per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse energetiche della regione.
La nuova entità, il cui avvio è previsto dopo le necessarie approvazioni regolatorie e governative attese entro il 2026, combinerà complessivamente 19 asset, di cui 14 situati in Indonesia e 5 in Malaysia, e si propone di raggiungere una produzione iniziale superiore a 300.000 barili equivalenti di petrolio al giorno, con l’ambizione di crescere fino a oltre 500.000 boe/giorno nel medio termine. L’accordo segue un precedente Framework Agreement firmato a giugno 2025 e conferma la volontà delle due aziende di rafforzare la cooperazione nell’upstream in Asia Sudorientale, facendo leva sulle proprie competenze tecniche e sulla complementarità dei portafogli.
Per Eni, “la nuova società nascerà come entità finanziariamente autosufficiente, con un piano di investimenti superiore ai 15 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni”. Il piano prevede lo sviluppo di otto nuovi progetti e la perforazione di quindici pozzi esplorativi, per valorizzare circa tre miliardi di barili equivalenti di riserve accertate e sbloccare fino a dieci miliardi di barili equivalenti di potenziale esplorativo non rischiato. Come spiegato ancora da Eni, “la combinazione dei portafogli upstream di Eni e Petronas permetterà di creare una piattaforma integrata capace di ottimizzare l’allocazione del capitale, generare sinergie operative e accelerare la creazione di valore”.
Per Eni, l’accordo rappresenta una tappa importante nella strategia di evoluzione del proprio modello satellite, già sperimentato con successo in Norvegia e in Angola. L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha dichiarato: “Questa partnership con Petronas è un passo strategico nella trasformazione del nostro modello upstream. La nuova entità avrà la capacità di espandersi rapidamente, integrando competenze e tecnologie per sviluppare in modo sostenibile le risorse energetiche di una regione strategica come il Sud-Est asiatico.”
Dal canto suo, il presidente e CEO di Petronas, Tan Sri Tengku Muhammad Taufik, ha commentato che “questa collaborazione con Eni rappresenta un’evoluzione significativa per Petronas. Attraverso questa joint venture vogliamo creare una piattaforma regionale in grado di massimizzare il valore dei nostri asset e promuovere una crescita sostenibile nel settore upstream”. Taufik ha inoltre sottolineato come “il modello operativo condiviso con Eni offrirà nuove opportunità di investimento, efficienza e innovazione, contribuendo allo sviluppo economico di Malaysia e Indonesia”.
Entrambe le compagnie hanno rimarcato che l’iniziativa “rappresenta un passo concreto nella direzione della transizione energetica e della sicurezza dell’approvvigionamento nella regione Asia-Pacifico”, con un’attenzione particolare alla riduzione delle emissioni e all’utilizzo di tecnologie avanzate per la gestione sostenibile delle risorse.
Per Indonesia e Malaysia, l’iniziativa rappresenta un’importante occasione di sviluppo industriale e occupazionale, mentre per Eni e Petronas segna l’avvio di una nuova fase di cooperazione strategica in un’area chiave per la trasformazione energetica globale.
fonte: Eni e Petronas, foto Eni



