RadiciGroup abbatte le emissoni di protossido di azoto

22 Luglio 2022
RadiciGroup abbatte le emissoni di protossido di azoto

Il protossido di azoto derivato dalla produzione di acidi ha un effetto serra molto superiore all’anidride carbonica. Con piano di investimenti pluriennale RadiciGroup ha praticamente azzerato queste emissioni del suo sito di Novara. 

 

Porsi obiettivi concreti di sostenibilità ambientale attraverso l’abbattimento delle emissioni dirette di gas effetto serra, facendo leva su investimenti e tecnologie all’avanguardia: è questo l’approccio che da sempre guida le attività di RadiciGroup, leader mondiale nella produzione di una vasta gamma di intermedi chimici, polimeri di poliammide, tecnopolimeri ad alte prestazioni e soluzioni tessili avanzate.

 

Una strategia che si è dimostrata efficace, permettendo di raggiungere traguardi ambiziosi: tra il 2011 e il 2020, infatti, le emissioni di gas serra a livello di Gruppo sono diminuite del 70%, passando da circa 700.000 tonnellate annue di CO2 equivalente a circa 200.000 tonnellate.

Questi risultati sono stati raggiunti grazie soprattutto alle azioni implementate nell’area di Business Specialty Chemicals con stabilimenti a Novara e in Germania, cuore delle attività chimiche di RadiciGroup. Qui si produce acido adipico, un intermedio fondamentale nella catena della poliammide 66 e che, come sottoprodotto derivato dal suo processo di produzione, rilascia protossido di azoto: si tratta di un gas che non presenta in sé particolari problematiche (viene usato nel settore medicale come anestetico o nel settore alimentare come propellente della panna spray), ma che, se immesso liberamente nell’atmosfera, ha una capacità di effetto serra molto superiore all’anidride carbonica.
 

Un piano di investimenti pluriennale di oltre 10 milioni di euro volto a ridurre queste emissioni ha interessato il sito Radici Chimica di Novara con tre importanti interventi: la messa in funzione, nel 2004 di un reattore, progettato e brevettato dall’azienda, che sfruttando un catalizzatore disposto su 3 letti decompone il protossido di azoto nei due elementi che lo compongono (azoto e ossigeno) rendendolo innocuo per l’atmosfera; l’installazione nel 2013 di un impianto EnviNOx per abbattere il protossido di azoto associato alla produzione di acido nitrico e, nel 2021, un ulteriore miglioramento del sistema di abbattimento delle emissioni associate alla produzione di acido adipico. Dall’attivazione di quest’ultimo impianto, in 9 mesi, sono state abbattute più di 35.000 tonnellate equivalenti di anidride carbonica. Tutte queste azioni hanno fatto sì che oggi Radici Chimica Novara possa registrare un livello di emissioni di protossido di azoto inferiore a 10 ppm (parti per milione), un valore pressoché nullo.

 

 

Scheda azienda

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Muggiano

Tra innovazione e sostenibilità: visita all’impianto A2A di selezione e recupero plastica di Muggiano

Alla scoperta del processo avanzato di riciclo della plastica che riduce l’impatto ambientale e promuove l’economia circolare.

Ab ed Elevion

Elevion Group e AB insieme per cinque nuovi impianti di biometano in Italia: riduzione attesa 50.000 ton di CO2 emessa

L’obiettivo è raggiungere una produzione oraria di 5.400 Smc di biometano entro il 2026, pari a 42,5 milioni di Smc/anno,...

cnr e conou

Stipulato un accordo tra Cnr e Conou per smaltimento, recupero e rigenerazione degli oli usati

La collaborazione punta anche ad agevolare il servizio di ritiro gratuito degli oli usati nei punti di prelievo delle strutture...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

IndustryChemistry

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a: Anes  Assolombarda