Fissata al 31 maggio 2018 l’ultima scadenza per la registrazione REACH

10 Agosto 2016
scadenza per la registrazione REACH

Il Regolamento REACH, entrato in vigore nel 2007 nei Paesi dell’Unione Europea, ha disposto per produttori, importatori e utilizzatori di sostanze chimiche l’obbligo di registrare tali sostanze, al fine di tutelare salute umana e l’ambiente. Gli operatori italiani del comparto chimico hanno tempo fino al 31 maggio 2018 per mettersi in regola

 

Per gli imprenditori attivi nell’UE la registrazione REACH delle sostanze chimiche prodotte o commercializzate è obbligatoria, secondo il principio “No data, no market”. Chi non fornirà tali informazioni quindi non potrà dunque proseguire la sua attività.

In particolare, i dati da inserire – che saranno raccolti ed elaborati dall’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche-ECHA – riguardano le caratteristiche intrinseche di tali sostanze. Devono adempiere a quest’obbligo i produttori o gli importatori che gestiscono quantità superiori a 1 tonnellata all’anno di queste materie (se non si superano le 10 tonnellate annue i requisiti di informazione sono ridotti).

Poiché si tratta di un procedimento piuttosto laborioso, è consigliabile iniziare l’operazione di registrazione fin da subito, nonostante la scadenza sia ancora lontana. Lo affermano l’ECHA e il nostro Ministero dello Sviluppo Economico che, per evitare che le nostre imprese arrivino impreparate a questo appuntamento, ha realizzato un opuscolo sul REACH. Il Ministero inoltre può fornire assistenza nella compilazione dei moduli alle imprese che la richiedano.

Secondo le previsioni dell’ECHA, i produttori e importatori di sostanze chimiche effettueranno la registrazione di circa 25 mila sostanze (il triplo di quelle attuali). Il Regolamento REACH inoltre muterà lo scenario del mercato europeo della chimica; si prevede che alcune aziende creeranno consorzi o realtà associative per affrontare insieme gli oneri della registrazione.

Scheda azienda

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