Firmata la convenzione tra l’Università di Parma e l’ente di gestione per i parchi e la biodiversità

8 Febbraio 2019
Biodiversità

Presentazione dell’accordo che consentirà al Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale di incrementare le attività di ricerca nell’ambito delle scienze naturali e geologiche e di istituire borse di studio

È stata firmata la Convenzione tra l’Università di Parma e l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Occidentale che avrà per oggetto la collaborazione tra i due Enti finalizzata alla raccolta e all’utilizzo di dati e conoscenze per la riqualificazione degli ambienti fluviali del Taro e del Trebbia nell’ambito di processi condivisi con il mondo agricolo e industriale.

In base all’accordo, il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma si impegna a svolgere attività di interesse comune, tra le quali i campionamenti mirati per la preparazione e l’elaborazione di dati per l’aggiornamento di modelli idrogeologici, il monitoraggio degli habitat fluviali, l’aggiornamento della cartografia, monitoraggi ittiofaunistici e altre attività tecnico-scientifiche con importanti ricadute sul territorio delle province di Parma e Piacenza.

Sono intervenuti il Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei, il Pro Rettore per la Terza Missione Fabrizio Storti, il Coordinatore della Convenzione Francesco Nonnis Marzano e il Presidente dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Occidentale Agostino Maggiali.

La convenzione rappresenta un accordo tra enti istituzionali e prevede che l’Ente Parchi riconosca al Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma un contributo finanziario per l’istituzione di assegni di ricerca o altre forme di retribuzione previste dalla legge 240/2010 e successive modificazioni, inerenti all’oggetto dell’accordo.

La Convenzione avrà durata fino a dicembre 2020 e cercherà, nell’ambito di processi condivisi tra enti pubblici e i portatori di interesse locali (associazioni, imprenditori, consorzi ecc.), di proporre soluzioni per una migliore gestione della risorsa idrica che contempli la sostenibilità ambientale senza penalizzare gli aspetti economici territoriali, anche in considerazione delle problematiche emergenti portate dai cambiamenti climatici e dall’eccessiva urbanizzazione degli alvei fluviali.

Fonte: Università di Parma

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

materie prime critiche Iren

Nasce RigeneRare, l’hub italiano per il recupero e il riutilizzo delle materie prime critiche e dei metalli preziosi

La piattaforma proposta dal Gruppo Iren intende diventare il punto di riferimento a livello nazionale per lo sviluppo sostenibile della...

celle per batterie BASF and WHW Recycling

BASF e WHW Recycling rendono la produzione delle celle per batterie ancora più sostenibile

I minerali che ne derivano potranno essere riutilizzati come materie prime per la produzione di nuovo materiale.

accadueo 2024

ACCADUEO, l’85% dello spazio disponibile già prenotato

Sono aperte le registrazioni alla manifestazione internazionale per i professionisti del settore idrico, in scena dal 27 al 28 novembre...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

IndustryChemistry

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a: Anes  Assolombarda