UV-A e UV-B: sensori broadband per applicazioni meteo

15 Settembre 2020
Sensori

I sensori UV-A e UV-B di LSI Lastem sono radiometri a banda larga per la misura dell’irraggiamento atmosferico nello spettro UV-A e UV-B.

L’elemento sensibile è un fotodiodo con filtro ottico con deposizione interferenziale, che migliora la trasmissione spettrale. Un cupolino di alta qualità e un diffusore migliorano la risposta al coseno per la radiazione incidente con bassi angoli di incidenza.

I due sensori, avendo una risposta spettrale a banda larga che riesce a coprire l’intero spettro UV-A e UV-B, sono adatti a misure outdoor, dove la sorgente è il sole, mentre altri sensori presenti sul mercato sono caratterizzati da risposte spettrali più strette, che li rendono più adatti a misure di radiazione proveniente da sorgenti artificiali (misure indoor).

L’incertezza della lettura istantanea è stata definita dalla taratura di un sensore di riferimento eseguita dall’ARPA di Ivrea con cui è stato possibile calcolare l’incertezza giornaliera. Infatti, questa è ottenuta dall’integrale della radiazione giornaliera, pari al 12% per il sensore UV-A e del 15% per l’UV-B. L’incertezza data dalla risposta angolare è buona, pari a ±8%, come richiesto dal WMO (<10% per angoli di incidenza <60°).

Uno dei punti di forza dei sensori, oltre all’incertezza documentata, è la taratura sotto il sole per comparazione con i sensori di riferimento tarati presso l’ARPA di Ivrea, processo che può durare da 1 a più giorni.

Anche se i radiometri UV-A e UV-B non sono strumenti espressamente dichiarati per la misura dell’irradianza spettrale eritemale, misurando le due componenti ultraviolette è possibile avere una stima dell’Indice UV, con un errore entro il 22%. L’indice si ottiene tramite una formula empirica, derivata dalla formula per l’indice UV definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, calibrata sui dati del JRC (Joint Research Centre) di ISPRA (riferimento europeo per le misure di ultravioletto) e inserita a bordo dei data logger LSI Lastem. L’indice universale della radiazione UV (UVI), indica il livello di radiazione ultravioletta solare che raggiunge la superficie terrestre in una certa area. L’indice UV varia da zero a 11 e indica il crescente potenziale danno per la pelle e per gli occhi causato dall’esposizione solare. L’indice è stato creato per sensibilizzare la popolazione sui rischi dell’esposizione solare, nell’ambito di una collaborazione tra l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS/WHS), il Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) e la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non-ionizzanti (ICNIRP).

 

Fonte: LSI Lastem

Scheda azienda

© Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Ecomondo

Ecomondo 2024: nuovi orizzonti per le bioplastiche nell'industria sostenibile

Dal 5 all'8 novembre 2024, la Fiera di Rimini ospiterà la 27ª edizione di Ecomondo. L'evento organizzato da Italian Exhibition...

calore di scarto

Decarbonizzazione dei processi industriali: trasformare in calore utile il calore di scarto

Le pompe di calore Atlas Copco permettono di valorizzare l’energia termica generata dei compressori e ottenere acqua calda di processo...

impianto di stoccaggio CO2 Augusta

Limenet inaugura ad Augusta il primo impianto industriale in grado di stoccare 800 tonnellate di CO2 all’anno

L'aumento di capitale di 5 milioni di euro servirà per incrementare l’organico e costruire entro il 2025 un nuovo impianto...

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60 Editrice Industriale è associata a:
Anes
Assolombarda

IndustryChemistry

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano in data 07.02.2017 al n. 60

Se vuoi diventare nostro inserzionista, dai un’occhiata ai nostri servizi.
Scarica il mediakit per maggiori dettagli in merito.

La nostra certificazione CSST WebAuditing

Editrice Industriale è associata a: Anes  Assolombarda