Nel corso del convegno si alterneranno istituzioni, enti, esperti, principali attori del settore che, anche attraverso interessanti casi applicativi, faranno il punto sulle soluzioni innovative in ambito biometano e biocombustibili, dalla produzione all’analisi delle problematiche dell’immissione in rete.
Il biometano fa parte delle bioenergie quale fonte di energia rinnovabile ottenuta da biomasse agricole (colture dedicate, sottoprodotti, scarti agricoli e deiezioni animali), agroindustriali (scarti di lavorazione della filiera alimentare) e da forsu (frazione organica dei rifiuti solido urbani). Esso permette di rispondere agli obiettivi di riduzione delle emissioni e di risparmio nella bolletta energetica, sfruttando le reti gas esistenti e contribuendo a incrementare la produzione nazionale. Inoltre, il suo sviluppo ha ricadute positive sul comparto agro-alimentare, promuovendo un modello economico fondato su sostenibilità e circolarità nell’uso delle risorse. Il CNR ha stimato che entro il 2030, la produzione di biometano coprirà oltre il 10% dei consumi annuali di gas naturale sul suolo nazionale.
Il potenziamento della produzione di biogas e biometano da parte dell’Italia è anche in linea con il Green Deal europeo, in cui gli Stati membri dell’Unione Europea si impegnano a ridurre le emissioni di Co2 del 55% entro il 2030. Inoltre, per ottenere le risorse europee del Next Generation Eu o Recovery Fund i piani nazionali dovranno rispettare la sostenibilità ambientale e destinare almeno il 37% delle misure all’obiettivo della transizione ambientale (con il PNRR italiano che prevede un contributo del 40% a supporto dell’investimento in nuovi impianti, tra le altre cose).