Secondo semestre in salita per la chimica italiana

6 Settembre 2016
Secondo semestre in salita per la chimica italiana

L’incertezza condiziona la crescita della chimica in Italia nella seconda parte dell’anno

 

L’incertezza condiziona la crescita della chimica in Italia nella seconda parte dell’anno, portando a una stabilizzazione dello sviluppo su livelli attuali, favorito da una maggiore tranquillità dell’andamento del mercato del petrolio. L’incremento costante dell’export (+2,5%), anche se con numeri minori dell’anno scorso, andrà di pari passo con un consolidamento della domanda interna (+1,5%). Si prevede dunque che i volumi produttivi, a fine 2016, registreranno una crescita del +1,3%.

Nei primi sei mesi dell’anno, il buon risultato delle esportazioni insieme alla tenuta del mercato interno hanno favorito la crescita dei livelli produttivi di un buon +1,7%. Ma anche il nostro Paese inizia a risentire del contesto politico-economico mondiale, instabile e in continuo mutamento, che frena il decollo.

Negli ultimi anni l’export ha rappresentato l’elemento fondamentale per la crescita e continuerà a esserlo anche nel 2016. L’Italia è seconda in Europa – dopo la Spagna – per la crescita delle esportazioni nel settore chimico. Nel dettaglio, la chimica fine e specialistica ha un surplus commerciale in continuo aumento da sei anni e che l’anno scorso è stato stimato intorno ai 2,8 miliardi di euro. La propensione all’export è sostenuta in particolar modo dal processo costante di innalzamento tecnologico dei prodotti, evidente anche nella crescita di valori medi unitari (+14,5% se confrontato al dato del 2010), che sopravanza di molto l’aumento dei prezzi (+8,7%).

La chimica italiana ha dunque trovato una sua strada per uscire dalla crisi. Lo sostiene anche l’Istat. In base all’indice di Competitività che confronta i diversi settori e viene calcolato prendendo in esame 4 elementi (rapporto tra produttività e costo del lavoro, redditività, propensione alle esportazioni e percentuale di imprese innovative), la chimica è – insieme al pharma – il primo.

 

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