TripleW e Sulzer Chemtech rivoluzionano la produzione di bioplastiche con il primo PLA commerciale ottenuto interamente da scarti alimentari

17 Settembre 2025
PLA da scarti alimentari tripleW

Il nuovo processo, sviluppato nell’ambito del consorzio CIRCLE, trasforma sottoprodotti e rifiuti dell’industria alimentare in materiali sostenibili ad alto valore. Una svolta epocale per l’economia circolare e la riduzione dell’impronta ambientale.

 

TripleW, azienda pioniera nella chimica circolare, annuncia il lancio della prima bioplastica commerciale PLA (acido polilattico) realizzata interamente con scarti alimentari.

Questa svolta globale segna una nuova era nell’innovazione sostenibile, trasformando gli scarti alimentari in bioplastiche di alto valore che supportano pienamente un’economia circolare.

L’importante traguardo è frutto della collaborazione tra TripleW e Sulzer nell’ambito del consorzio CIRCLE, finanziato dalla CBE JU. Il nuovo PLA viene prodotto a partire da flussi collaterali dell’industria alimentare, come scarti di lavorazione dei prodotti da forno e resi logistici scaduti, riducendo significativamente l’impronta ecologica del settore. Valorizzando questi flussi di rifiuti sottoutilizzati, la tecnologia TripleW apre le porte alla produzione su larga scala di materiali circolari ad alta richiesta.

Il PLA da scarti alimentari viene ora utilizzato per produrre tessuti, strumenti di bellezza e packaging per cosmetici dai partner del consorzio e da aziende globali. Il consorzio CIRCLE, supportato dalla Circular Bio-based Europe Joint Undertaking (CBE JU), mira a creare una filiera completamente integrata per la produzione di prodotti biochimici dagli scarti alimentari. Il progetto riunisce partner industriali per sviluppare e ampliare tecnologie innovative che convertono i residui alimentari in materiali biobased ad alte prestazioni e facilmente integrabili.

Le bioplastiche in PLA sono già utilizzate in un’ampia gamma di settori: dagli imballaggi per alimenti e bevande alle stoviglie riutilizzabili, dalle fibre tessili ai filamenti per la stampa 3D e persino alle applicazioni mediche. Grazie alla tecnologia di TripleW, questi prodotti possono ora essere realizzati in PLA derivato interamente da scarti alimentari, riducendo la dipendenza da materie prime fossili e contribuendo a combattere lo spreco alimentare.

“Questo lancio rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore adozione della bioplastica nei prodotti di consumo a marchio. TripleW è entusiasta di fornire i materiali necessari per la transizione verso un’economia realmente circolare”, ha affermato Tal Shapira, CEO di TripleW. “Siamo orgogliosi della nostra collaborazione con Sulzer, che dimostra la crescita di materiali circolari altamente scalabili insieme a partner di grande valore”.

“Supportare TripleW nella validazione e nell’espansione del suo acido lattico prodotto da scarti alimentari in PLA rappresenta una pietra miliare unica nella storia dello sviluppo del PLA. Riteniamo che il settore trarrà grandi benefici dall’utilizzo di diverse materie prime per i biopolimeri e non vediamo l’ora di implementare questo processo su larga scala”, afferma Virginie Bellière-Baca, Global Head Technology & Innovation di Sulzer.

Utilizzando gli scarti alimentari come materia prima, TripleW offre una vera novità per l’industria delle bioplastiche: una materia prima completamente circolare con il potenziale di ridurre drasticamente la dipendenza dai combustibili fossili. Le emissioni di CO₂ dall’origine allo smaltimento del PLA possono essere fino al 75% inferiori rispetto a quelle delle plastiche convenzionali a base fossile, senza compromettere le eccellenti proprietà per le sue diverse applicazioni. Questa innovazione dimostra che gli scarti dell’industria alimentare possono essere utilizzati efficacemente in sostituzione dei materiali a base fossile.

 

fonte: TripleW

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